giovedì 29 marzo 2012

Softair sniper

Per la rubrica video, vi proponiamo questo bellissimo video, girato in alta risoluzione e in prima persone da uno sniper.
Il video è molto emozionante e trasmette bene la pazienza e la difficoltà di centrare un obbiettivo da parte del cecchino.
Buona visione!






Stay tuned!

mercoledì 21 marzo 2012

Occhiali e softair

Nella vita reale indossi gli occhiali da vista e le lenti a contatto proprio non le sopporti?
Vuoi giocare a softair e non puoi rinunciare in nessun modo al tuo occhiale da intellettuale?
Hai provato ad usare la tua montatura migliore e ti si sono appannate le lenti, rendendoti cieco come una talpa nell'infuocar della battaglia?

Bene... in questo post cercherò di condividere un il mix tra leggende sugli occhiali tramandate dai vecchi softgunners, le mie esperienze personali e le soluzioni che ho visto adottare dagli altri giocatori... 

Indossare gli occhiali da vista mentre si gioca a softair presenta due differenti problemi:
  1. volume occupato dagli occhiali da vista;
  2. lenti che si appannano;

Vediamo di descriverli meglio...

PROBLEMA 1 - GRANDEZZA OCCHIALI DA VISTA
Ogni montatura ha una particolare forma, spessore e larghezza. Ovviamente, le lenti in celluloide -tanto di moda oggi- si presentano come l'occhiale dalla forma più ingombrante. Io personalmente, nella mia vita "civile", uso proprio un modello simile. Ma anche altre montature non sono da meno a livello di ingomboro, o possono avere come ulteriore difetto una maggiore fragilità.
Soluzione adottata? Personalmente, ho deciso di acquistare un nuovo paio di occhiali da destinare esclusivamente al softair. Quasi ogni ottico, mette in vendita montature un po' vecchiotte, a prezzi irrisori. Basterà acquistare delle lenti prive di trattamento antigraffio, antirottura, antiriflesso, antitutto... e dovreste aggirarvi su una spesa vicina ai 60€.
Io inoltre, ho scelto una montatura in titanio, con stanghette molto flessibili, onde evitare brutte sorprese durante i games

Passiamo ora alle maschere protettive; ogni softgunner può utilizzare svariati tipi di maschere per proteggersi il viso e da qui nasce il vero problema dell'ingombro delle lenti visive.  Vediamo in dettaglio i pro e contro di ogni protezione...


OCCHIALI BALISTICI: sono il modello protettivo per gli occhi che meno protegge il viso; sono quasi impossibili da usare sopra degli occhiali da vista. Personalmente, l'ho visto fare da due softgunners. I loro sembravano lavori "fatti in casa", con gli occhiali da vista "incollati" a quelli balistici.
PRO: montatura leggera, minore problema di appannamento delle lenti.
CONTRO: occhio poco protetto sui lati e sulla parte inferiore; non mi sono sembrati molto sicuri.



OCCHIALI BALISTICI CON LENTI GRADUATE:
sono identici agli occhiali balistici, ma offrono la possibilità di agganciare sul nasello degli "RX insert", ovvero delle sotto-montature in cui è possibile applicare le lenti graduate. Ovviamente, dovrete chiedere al vostro ottico di "fabbricarvi" delle nuove lenti adatte alla montatura in cui andranno incastonate. Potrete poi spruzzare spray anti-appannamento sulle lenti, o chiedere al vostro ottico un trattamento anti-appannamento sulle lenti stesse, durante la loro creazione.
I modelli più comuni appartengono alla Guarder G-C series e alla Ess.
PRO: montatura leggera, quasi totale assenza del problema dell' appannamento delle lenti.
CONTRO: soluzione più costosa; mai visti di persona e/o testati.






MASCHERE PROTETTIVE: simili alle maschere da sci, riescono a contenere al loro interno degli occhiali da vista, senza che ne venga compromessa l'aderenza sul viso. Offrono inoltre una notevole protezione agli urti e coprono una porzione maggiore del viso.
PRO: protezione totale degli occhi; gli occhiali da vista alloggiano all'interno perfettamente.
CONTRO: possono appannarsi sia gli occhiali da vista che la maschera. In assenza di casco protettivo, dopo ore di gioco, il softgunner può risentire del peso concentrato solo sul viso/naso.


MASCHERE PROTETTIVE A RETE METALLICA: praticamente identiche alle maschere descritte in precedenza, permettono di indossare occhiali da vista al loro interno.
PRO: protezione totale degli occhi; gli occhiali da vista alloggiano all'interno perfettamente e si appannano molto più difficilmente avendo un maggiore ricambio d'aria.
CONTRO: Possono peggiorare la qualità del campo visivo. In assenza di caschetto, dopo ore di gioco, il softgunner può risentire del peso concentrato solo sul viso/naso.



PROBLEMA APPANNAMENTO DELLE LENTI
Uno dei problemi più frequenti, soprattutto nel caso in cui si utilizzano occhiali da vista e maschera protettiva in plexyglass (soluzione più diffusa per chi porta occhiali da vista), è l'appannamento delle lenti... 
Quali soluzioni adottare? 
Ne esistono tantissime, e molto spesso si ricade nell'individualità del soggetto che le pratica... io cercherò di elencarvi le più comuni, quelle provate dal sottoscritto e quelle viste in giro...

Da attuare durante la stagione invernale:
- la vostra maschera avrà sui bordi laterali, inferiore e superiore, dei fori, probabilmente coperti da una spugna. Liberateli... !!!
- Una volta indossati occhiali e maschera non dovrete mai, e dico MAI, sfilarveli. E non per la semplice regola di sicurezza personale, ma perché una volta iniziato il combat, inizierete a riscaldarvi, quindi le vostre lenti si riscalderanno a loro volta, assieme alla vostra pelle. Se vi sfilate la maschera protettiva, al freddo invernale questa si raffredderà, e una volta riposta a pochi cm dal vostro viso, inizierà ad appannarsi inesorabilmente, un po' come lo specchio in bagno quando uscite dalla doccia. 
- Esistono spry anti appannamento; mai provati...
- Alcune maschere di fascia medio/alta promettono materiali anti appannamento; mai provate...
- Cercate di non "tappare" i fori superiori o inferiori della maschera con sciarpe e cappelli ; non farete altro che imprigionare il vapore, bloccandone la già scarsa areazione.
- Se siete per forza costretti a sfilarvi la maschera, cercate di rimaner il più possibile fermi, così da far abbassare la vostra temperatura corporea... 

Da attuare durante la stagione estiva:
Non so dirvi che soluzione adottare, perché non ho mai giocato d'estate... ma ci arriverò!!! 

Bene, credo di avervi svelato tutti i trucchetti visti sui campi di battaglia in questi mesi di combattimenti...
....e se ne conoscete altri non esitate a commentare!!!


lunedì 19 marzo 2012

M134 Vulcan Minigun

E per la rubrica "il video della settimana", vi consigliamo la visione di questo fantastico filmato.
Un'arma un po' atipica per il softair, un M134 Vulcan Minigun, ma davvero molto efficace e "potente" :D
Buona Visione


Stay Tuned!

sabato 10 marzo 2012

Attacco/difesa cattura bandiera

Ciao a tutti i softgunners,
oggi parlerò di una situazione diversa dal classico attacco all'OBJ...

Parleremo dei combat a "cattura bandiera"... dove ci si sfida senza rispettare il classico rapporto di 8 attaccanti VS 4 difensori.

Cosa cambia aumentando il numero di attaccanti e difensori???
Un po' tutto... e un po' niente...

Ma procediamo con ordine... cosa sostanzialmente rimane invariato?
Le tattiche d'attacco restano tutto sommato le stesse, anche se si tende a prediligere le manovre a tenaglia, rispetto all'attacco frontale.

Quasi sempre inoltre, i difensori, essendo 8, 10 o 12 (o ancor di più)... e non più 4...tendono a piazzarsi a maggior distanza dall'OBJ, o a creare più linee difensive.
Inoltre, alcuni di essi (anche semplici "lupi solitari"), possono camuffarsi nella vegetazione, attendere il passaggio degli attaccanti e colpirli alle spalle!!!

Gli attaccanti quindi, hanno l'obbligo di ipotizzare svariati tipi di difesa da dover affrontare, e dovranno muoversi con maggior prudenza e avanzare con tecniche differenti dai movimenti classici.

Ipotizziamo, per semplicità di numeri, uno scenario con 18 attaccanti contro 9 difensori (ma possono esserci infinità di combinazioni).

Quali regole dovranno seguire quasi obbligatoriamente gli attaccanti?
  • se ci si divide in 3 gruppi da 6 operatori, ogni gruppo dovrà restare in contatto radio con gli altri;
  • appena un gruppo realizza di aver di fronte a se la gran parte dei difensori, dovrà farlo presente agli altri gruppi attaccanti; il fronte negli attacchi 18 vs 9 ad esempio, diventa vastissimo, e l'ala destra non sa e non  vede cosa accade all'ala sinistra. La comunicazione diventa vitale per far visualizzare anche agli altri operatori il campo di battaglia;
  • i difensori possono organizzarsi su più linee difensive, riuscendo anche a coprire la "ritirata" dei compagni da una postazione di difesa ad un altra, sfruttando la tattica della difesa mobile;
  • non ci si sposta più "liberamente", marciando semplicemente in senso frontale verso l'OBJ; ogni plotone dovrà muoversi controllando anche i fianchi e lasciano uno o più elementi a monitorare le spalle del plotone stesso, onde evitare agguanti di lupi solitari o manovre di aggiramento e contrattacco della difesa.
  • bisogna assolutamente evitare di muoversi in colonna!!!
  • "rastrellare" bene le porzioni di terreno conquistate e non lasciare eccessivo spazio tra i plotoni che attaccano
Vediamo quindi la situazione più comune che si ricrea una volta chiamata luce verde.

Come è facile notare dall'immagine, la difesa si posiziona ad una distanza maggiore dall'OBJ, grazie al maggior numero di operatori che possono coprire una porzione di perimetro difensivo più vasta.

Gli attaccanti a loro volta, tenderanno a distanziarsi
e ad aprirsi per tentare di racchiudere nella loro morsa l'intera difesa. Banalmente, se immaginiamo gli operatori in attacco che marciano distanti 5mt l'uno dall'altro, con un numero di 18 operatori avremmo un fronte lungo 90-100mt.

Come detto sopra, diventa quindi vitale l'utilizzo ottimale della radio per coordinare le tre unità in movimento.

Avendo le coordinate dell'OBJ ed un territorio uniforme di fronte, gli attaccanti spesso tenderanno ad attaccare bilanciando le forze in maniera simmetrica (a meno che non si decide di tentare l'assalto con attacchi di piccola entità su un fianco generando un diversivo, per colpire poi in massa sul fianco opposto).


In una situazione ottimale, che potremmo definire anche irreale, gli attaccanti si troverebbero a schiacciare nella loro morsa i difensori, fino alla loro completa eliminazione e alla conquista della bandiera.

Importantissima è però la gestione di ogni plotone, in cui il capo squadra dovrà comunque ricordarsi di lasciare qualche elemento a copertura del resto del team.

Contrattacchi alle spalle dei difensori non sono tanto rari in questo tipo di combat... anzi!!!



Alle volte però può capitare di scontrarsi con una difesa leggermente sbilanciata su un fianco.
Questa tattica adottata dai difensori, può dipendere da diversi fattori; può trattarsi di una scelta casuale, ma spesso la fa da padrone la conformazione del territorio. La presenza di un leggero rialzo nel terreno, maggiori ripari, o presenza di corsi d'acqua che fungono da barriera naturale può spingere il leader della difesa ad adottare accorgimenti atti a sfruttare il fattore ambientale.
Sarà compito del capo del team attaccante prevenire o immaginare, dato il terreno che si porta ad attaccare, quale potrà essere la scelta difensiva adottata dai nemici. Importante sarà quindi non ammassare gli attaccanti tutti in un punto, specialmente nelle strozzature del territorio.

Infine, segnalo un errore in cui è incappato il mio plotone durante un assalto, ma che è facilmente estendibile ad un'infinità di altre situazioni. In generale, ogni strettoia, sentiero forzato o nascondiglio apparente, può rivelarsi una "trappola" o "imboscata" studiata dai difensori.
Attraversare un ponticello può voler dire perdere quattro uomini con una raffica.
Marciare lungo una piccola trincea naturale credendosi invisibili e coperti dalla vegetazione, può voler dire ritrovarsi nemici nascosti al termine della trincea stessa, allineati come un plotone d'esecuzione
Quindi, in soldoni, evitate le strettoie e non marciate mai troppo vicini!!




Buon combat!!!

giovedì 8 marzo 2012

Il softair in TV


Inauguriamo questa nuova sezione del blog con i video più belli del mondo del Softair reperiti dopo un'attenta opera di rastrellamento sul web. Video divertenti, video di azione, video recensioni. 
Selezionati per voi!


Ecco il primo! Un vecchio servizio sul softair trasmesso su RAI1


Stay tuned!

martedì 6 marzo 2012

Anfibi, quali scegliere

Buon pomeriggio ragazzi, 
oggi trattiamo un argomento davvero molto importante della sezione abbigliamento, ovvero le calzature.

Le calzature che utilizziamo nelle nostre partite softairistiche incidono più di quanto voi possiate pensare sul modo stesso di giocare.

Ricordate questa frase conosciuta nel mondo softair.. per le scarpe non si deve risparmiare.

Immaginate di trovarvi a giocare nel bosco, dopo una settimana di pioggia. Dopo un'ora di gioco con anfibi di scarsa fattura vi ritroverete con i piedi zuppi, infreddoliti e inizierete a patire un tale freddo, da ridurre le vostre capcità di gioco. 
Per cui è molto importante acquistare anfibi di qualità medio / alta.


Gli anfibi si dividono in due grandi rami che andremo ad analizzare.
1) Anfibi in nylon con inserti in thinsulate
2) Anfibi in pelle
3) Anfibi in goretex


Gli anfibi in nylon/thinsulate (prezzo 50 - 100 euro), sono traspiranti, leggeri, adatti per l'estate quindi. Attenzione, sulle descrizioni di questi anfibi troverete quasi sempre questa indicazione: "IDROREPELLENTE". Ok, sappiate che idrorepellente non vuol dire impermeabile, ma solo che, finchè l'ambiente è umido, e al massimo ci sta una 
pioggerellina, i vostri piedi rimarranno all'asciutto. Ma non provate a mettere i piedi in una pozzanghera, altrimenti potreste accorgervi presto della differenza tra idrorepellente e impermeabile.
PRO: traspiranti, leggeri, freschi
CONTRO: non impermeabili, scarsa qualità dei materiali (solitamente)


Gli anfibi in pelle (prezzo 100 - 150 euro), sono i classici Magnum, belli, resistenti e questi sì, impermeabili (non tutti i modelli ma la maggior parte).
Gli anfibi in pelle mantengono asciutto il piede, proteggono dall'umidità e con un buon livello di sicurezza potete immergere i piedi in acqua senza paura che questa si infiltri nei vostri piedini.
PRO: impermeabili, molto resistenti, molto comodi
CONTRO: in situazioni di freddo estremo, vedi neve, non tengono la temperatura del piede


Gli anfibi in goretex (prezzo 130-200 euro), sono davvero il top gamma degli anfibi. Le marche più conosciute sono Crispi, Lowa, Belleville.
Questi anfibi, sono davvero impermeabili, e con estrema sicurezza potete mettere i piedi nella neve, in un ruscello nel fango, ed essere sicuri che i vostri piedi rimarranno all'asciutto. Sono molto molto caldi, traspiranti ed infinitamente robusti.
Molti di questi modelli hanno anche la suola in VIBRAM un materiale che dà comfort assoluto e attutisce dalle botte.
PRO: resistenti, comodi, caldi, impermeabilissimi
CONTRO: non vi consiglio di giocarci d'estate .. vi si potrebbero cuocere i piedi ;-)






Alla luce di questo scegliete voi quello che preferite, e scegliete cosa indossare sempre calcolando le condizioni meteo, e le condizioni del terreno del vostro campo di gioco.


Stay tuned!