sabato 10 marzo 2012

Attacco/difesa cattura bandiera

Ciao a tutti i softgunners,
oggi parlerò di una situazione diversa dal classico attacco all'OBJ...

Parleremo dei combat a "cattura bandiera"... dove ci si sfida senza rispettare il classico rapporto di 8 attaccanti VS 4 difensori.

Cosa cambia aumentando il numero di attaccanti e difensori???
Un po' tutto... e un po' niente...

Ma procediamo con ordine... cosa sostanzialmente rimane invariato?
Le tattiche d'attacco restano tutto sommato le stesse, anche se si tende a prediligere le manovre a tenaglia, rispetto all'attacco frontale.

Quasi sempre inoltre, i difensori, essendo 8, 10 o 12 (o ancor di più)... e non più 4...tendono a piazzarsi a maggior distanza dall'OBJ, o a creare più linee difensive.
Inoltre, alcuni di essi (anche semplici "lupi solitari"), possono camuffarsi nella vegetazione, attendere il passaggio degli attaccanti e colpirli alle spalle!!!

Gli attaccanti quindi, hanno l'obbligo di ipotizzare svariati tipi di difesa da dover affrontare, e dovranno muoversi con maggior prudenza e avanzare con tecniche differenti dai movimenti classici.

Ipotizziamo, per semplicità di numeri, uno scenario con 18 attaccanti contro 9 difensori (ma possono esserci infinità di combinazioni).

Quali regole dovranno seguire quasi obbligatoriamente gli attaccanti?
  • se ci si divide in 3 gruppi da 6 operatori, ogni gruppo dovrà restare in contatto radio con gli altri;
  • appena un gruppo realizza di aver di fronte a se la gran parte dei difensori, dovrà farlo presente agli altri gruppi attaccanti; il fronte negli attacchi 18 vs 9 ad esempio, diventa vastissimo, e l'ala destra non sa e non  vede cosa accade all'ala sinistra. La comunicazione diventa vitale per far visualizzare anche agli altri operatori il campo di battaglia;
  • i difensori possono organizzarsi su più linee difensive, riuscendo anche a coprire la "ritirata" dei compagni da una postazione di difesa ad un altra, sfruttando la tattica della difesa mobile;
  • non ci si sposta più "liberamente", marciando semplicemente in senso frontale verso l'OBJ; ogni plotone dovrà muoversi controllando anche i fianchi e lasciano uno o più elementi a monitorare le spalle del plotone stesso, onde evitare agguanti di lupi solitari o manovre di aggiramento e contrattacco della difesa.
  • bisogna assolutamente evitare di muoversi in colonna!!!
  • "rastrellare" bene le porzioni di terreno conquistate e non lasciare eccessivo spazio tra i plotoni che attaccano
Vediamo quindi la situazione più comune che si ricrea una volta chiamata luce verde.

Come è facile notare dall'immagine, la difesa si posiziona ad una distanza maggiore dall'OBJ, grazie al maggior numero di operatori che possono coprire una porzione di perimetro difensivo più vasta.

Gli attaccanti a loro volta, tenderanno a distanziarsi
e ad aprirsi per tentare di racchiudere nella loro morsa l'intera difesa. Banalmente, se immaginiamo gli operatori in attacco che marciano distanti 5mt l'uno dall'altro, con un numero di 18 operatori avremmo un fronte lungo 90-100mt.

Come detto sopra, diventa quindi vitale l'utilizzo ottimale della radio per coordinare le tre unità in movimento.

Avendo le coordinate dell'OBJ ed un territorio uniforme di fronte, gli attaccanti spesso tenderanno ad attaccare bilanciando le forze in maniera simmetrica (a meno che non si decide di tentare l'assalto con attacchi di piccola entità su un fianco generando un diversivo, per colpire poi in massa sul fianco opposto).


In una situazione ottimale, che potremmo definire anche irreale, gli attaccanti si troverebbero a schiacciare nella loro morsa i difensori, fino alla loro completa eliminazione e alla conquista della bandiera.

Importantissima è però la gestione di ogni plotone, in cui il capo squadra dovrà comunque ricordarsi di lasciare qualche elemento a copertura del resto del team.

Contrattacchi alle spalle dei difensori non sono tanto rari in questo tipo di combat... anzi!!!



Alle volte però può capitare di scontrarsi con una difesa leggermente sbilanciata su un fianco.
Questa tattica adottata dai difensori, può dipendere da diversi fattori; può trattarsi di una scelta casuale, ma spesso la fa da padrone la conformazione del territorio. La presenza di un leggero rialzo nel terreno, maggiori ripari, o presenza di corsi d'acqua che fungono da barriera naturale può spingere il leader della difesa ad adottare accorgimenti atti a sfruttare il fattore ambientale.
Sarà compito del capo del team attaccante prevenire o immaginare, dato il terreno che si porta ad attaccare, quale potrà essere la scelta difensiva adottata dai nemici. Importante sarà quindi non ammassare gli attaccanti tutti in un punto, specialmente nelle strozzature del territorio.

Infine, segnalo un errore in cui è incappato il mio plotone durante un assalto, ma che è facilmente estendibile ad un'infinità di altre situazioni. In generale, ogni strettoia, sentiero forzato o nascondiglio apparente, può rivelarsi una "trappola" o "imboscata" studiata dai difensori.
Attraversare un ponticello può voler dire perdere quattro uomini con una raffica.
Marciare lungo una piccola trincea naturale credendosi invisibili e coperti dalla vegetazione, può voler dire ritrovarsi nemici nascosti al termine della trincea stessa, allineati come un plotone d'esecuzione
Quindi, in soldoni, evitate le strettoie e non marciate mai troppo vicini!!




Buon combat!!!

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